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venerdì 30 luglio 2010

Libellule

Molte e troppe in questi giorni, iniziano a infastidire. Sorvegliano, cercano, impauriscono?



L'altro ieri un aereo militare è passato velocissimo sopra la mia testa. Ha frullato un po' il cervello, rispolverato ricordi.
Dopo il lavoro, disorientati da suoni sapori e profumi della serata, JB mi ha raccontato che la mattina si era svegliato con lo stesso rumore e il suo riflesso è stato: alzarsi, accendere la televisione, e aspettare di capire chi avrebbe bombardato che cosa e perché. La paura di una guerra resta, latente o esplicita. Creare pressione e ansia nella popolazione può essere una strategia per fomentare qualcosa che in realtà non potrebbe accadere senza. Inutile, quindi, farsi le domande sbagliate. Bisogna chiedersi come fare per evitarla, come reagire contro chi ci tratta come burattini e decide il nostro risveglio in una calda mattinata di luglio.

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