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venerdì 16 luglio 2010

Pendoli-NO



















Mano al muro: il pendolino magico, questa mattina, ha bersagliato il mio palmo.
La mia locatrice, M., ha bussato alla porta per invitarmi a bere il caffé da lei come consuetudine. Oggi mi risultava difficile rifiutare perchè non ho il corso d'inglese e perchè voleva presentarmi il figlio maggiore che non avevo ancora incontrato. Non è mai un peso ma a volte sono immersa nei miei lavori e vorrei rimanere un po' sola.
Inizio a comunicare passando, ormai con agilità olimpica, dal poco arabo che conosco, all'inglese e al francese - a seconda del registro richiesto ogni nano-secondo - fino a quando il figlio estrae da una sacchetto di stoffa il pendolino magico e mi chiede se voglio fare qualche domanda. "Ma anche no", mi verrebbe da rispondere. Accettare, tuttavia, è un obbligo in queste circostanze. L'esecuzione è stata diretta, una fucilata dritta alla mia mano:
"A breve lascerai il Libano perchè non troverai la tua strada e il lavoro che desideri. Tra due mesi sarai in Italia dove avrai un impiego che non ti soddisferà ma il pendolino non è sicuro di questo ma entro due anni conoscerai qualcuno e ti sposerai."

Smacco finale, il mio campo energetico è inesistente! Questo è troppo: pendoli-NO!

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