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lunedì 7 giugno 2010

Bitter end

Ho diversi blog abbandonati e in corso.
Uno più personale, nonostante sia sempre stato centrato su tematiche libanesi, compagno e confidente di molti accadimenti.
L'anno scorso scrivevo sul blog del servizio civile.
Adesso, ho costruito, iniziato e pensato un blog per il mio attuale lavoro che finirà a breve lasciandomi di nuovo con tante domande e nessuna risposta.
Questo era il blog di default di gmail, avevo inserito questa poesia a Natale 2008 e poi il silenzio. Impegnata su troppi fronti, non mi fermavo a riflettere. Bisogna anche considerare l'avvento di facebook, consapevoli che una nota buttata lì ha più lettori di un blog più costruito, ragionato, contestualizzato ma più difficile da scoprire, più faticoso da seguire.
Quando qualcosa rimane un sottofondo ricorda tuttavia la sua esistenza, in maniera più educata. Eccomi allora riscoprire un luogo un po' dimenticato, riempire una nuova pagina in un nuovo blog. L'inizio dell'ennesimo "libro" di cammino, avventura, desiderio, sogno, delusione, realtà. Simbologia affine al momento che sto vivendo? Sicuramente. In fase di punti interrogativi penso alla natura che voglio dare a questo strumento. Non ve lo so dire ancora.


Le faremo sapere.